OSPEDALE SANTO SPIRITO


 

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Il Progetto “Accoglienza delle differenze e specificità culturali e religiose nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali della Regione Lazio” è stato promosso nell’Ospedale S. Spirito dalla ASL RomaE e proposto dal Comitato scientifico e organizzativo costituito dalle Associazioni “Religions for peace”, “Tavolo Interreligioso di Roma”, “AVO-Volontari Ospedalieri“, “Cittadinanzattiva”, “Ascoltare le sofferenze”, “Dare protezione”, “Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria”.

I centri di servizio per il volontariato CESV e SPES del Lazio aderiscono e sostengono l’iniziativa fin dall’inizio.

Il progetto è originato dalla consapevoleza che la presenza di milioni di migranti nel Paese, ormai multiculturale e plurireligioso, agisce anche nel settore sanitario, come in tutti gli altri ambiti della società, come cartina di tornasole della volontà dei soggetti pubblici di promuovere e proteggere  il benessere non solo fisico  di tutti i cittadini, di costruire le condizioni di uguaglianza e pari opportunità, di assumersi le responsabilità che sono implicite nel rispetto dei Diritti Umani e nel dovere di accoglienza e solidarietà.

Anche nelle strutture sanitarie e ospedaliere è dunque necessario  attuare gli interventi per le persone malate e i loro famigliari con un approccio pluralistico e inclusivo dei loro bisogni psicologici, culturali e religiosi originati dalle diverse appartenenze.

Il manuale è stato elaborato dagli esponenti delle diverse comunità religiose, auspicando che le loro raccomandazioni siano tenute presenti nell’accoglienza e nella cura delle persone malate, italiane e non, appartenenti a religioni non cattoliche.
Nell’Ospedale S. Spirito è stato diffuso tra tutti gli operatori sanitari, i pazienti e i loro famigliari.Opuscolo_Santo_Spirito

 


 

Progetto Opuscolo Santo Spirito di Tavolo Interreligioso

 

 


SAN CAMILLO FORLANINI:
OSPEDALE APERTO A TUTTE LE CULTURE E RELIGIONI!


 

 

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4 giugno 2012 

Firma del “Protocollo d’Intesa” tra l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini e i Rappresentanti di 7 religioni e confessioni, per il diritto all’assistenza spirituale e religiosa delle persone ricoverate e dei loro familiari.

Primo Seminario
“PLURALITA’ DI CULTURE E RELIGIONI. PLURALITA’ DI BISOGNI
Parte il ciclo di seminari organizzati dall’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini dal titolo “SALUTE PER TUTTI. PRENDERSI CURA NELLE DIVERSE CULTURE E RELIGIONI”: tre eventi formativi rivolti alle operatrici/operatori che approfondiranno i temi del dialogo transculturale e interreligioso in ambito di sanità pubblica; delle complesse relazioni tra medicina, scienza, tecnologia, fedi e confessioni; dei compiti delle istituzioni sanitarie, nella organizzazione e modalità operative dei servizi, di fronte alle vecchie e nuove sfide della “diversità”.

“La nostra società, già caratterizzata dal pluralismo culturale e religioso- afferma il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini prof. Aldo Morrone – è oggi ancora di più sollecitata, di fronte al dato ormai strutturale del fenomeno migratorio, al riconoscimento della diversità, di ogni diversità: dei contesti di origine, di vita, di relazione, sociali, di età, di genere, di cultura, di religione. Il nostro sistema sanitario è direttamente coinvolto in un necessario processo di cambiamento, per rimettere al centro la persona, ogni persona, con la sua dignità, i suoi diritti, i suoi bisogni”.

Il Primo Seminario si è svolto il giorno 4 giugno, nell’Aula Magna dell’Ospedale Forlanini, con il titolo “PLURALITA’ DI CULTURE E RELIGIONI. PLURALITA’ DI BISOGNI”. Sono intervenuti i rappresentanti di diverse religioni e confessioni, di istanze filosofiche e culturali, che hanno collaborato in questi mesi alla stesura del “Protocollo d’Intesa” per l’assistenza spirituale e religiosa delle persone malate e dei loro familiari:

Past. Antonio Adamo, Chiese Evangeliche di Roma – Franco Di Maria, Presidente Unione Induista Italiana – Riccardo Di Segni, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma – Maria Angela Falà, Vicepresidente Unione Buddista Italiana – Paola Gabbrielli, Presidente del Tavolo Interreligioso di Roma – P.Augustin Gheorghiu, Consigliere Diocesano Chiesa Ortodossa di Romania – Adele Orioli, Unione Atei Agnostici Razionalisti – Riccardo Plati, Istituto Buddhista Italiano Soka Gakkai – Abdellah Redouane, Segr. Gen. Centro Culturale Islamico-Grande Moschea.

 

paola gabbrielli e maura cossutta

 

“Con la firma di questo Protocollo d’Intesa è iniziato un fecondo percorso di confronto e di dialogo – afferma il Direttore Generale prof. Morrone – che continuerà, non solo perché pensiamo che altri soggetti possano parteciparvi, ma soprattutto perché riteniamo che i temi del prendersi cura all’interno di un approccio transculturale e interreligioso debbano divenire specifici ambiti formativi per tutto il nostro personale e tradursi in successive ulteriori azioni”.

 

La mattinata si è conclusa con una conferenza stampa, in cui è stato presentato e firmato il Protocollo d’Intesa.

 

 


 

PROTOCOLLO D’INTESA  TRA AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI DI ROMA RAPPRESENTANTI DELLE RELIGIONI SOTTOELENCATE 
(DIVERSE DALLA RELIGIONE CATTOLICA)

PREMESSO:

– che l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini (di seguito AOSCF) persegue le finalità pubbliche di tutela della salute, di promozione della qualità della vita, di prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie;  
- che l’assistenza alla persona malata, durante il percorso clinico è improntata a principi di umanizzazione e pertanto nella primaria finalità della cura e promozione della salute l’AOSCF accoglie le persone malate che accedono ai servizi sanitari nel totale rispetto e ricerca di ogni azione necessaria e utile a rendere la permanenza all’interno delle proprie strutture improntata alla civile convivenza e senza soluzione di continuità delle prerogative e dei diritti sociali di ogni singolo individuo, per la tutela delle loro fondamentali libertà ed aspettative;
 
 CONSIDERATO:

−    che è stato rilevato un sensibile aumento del numero delle persone  ricoverate aderenti a religioni non cattoliche;
−    che si rileva pertanto la necessità di garantire indistintamente a tutte le persone ricoverate la libertà di culto e – ove ne sentano la necessità – di interfacciarsi con un rappresentante della propria fede, soprattutto in momenti difficili quali il ricovero ospedaliero, la sofferenza ed il lutto;

VISTO:

−    quanto indicato dall’art. 38 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, che prevede che le strutture di ricovero del SSN assicurino l’assistenza religiosa nel rispetto della volontà e della libertà di coscienza del cittadino, stipulando intese con le autorità religiose competenti per territorio;
−    la legge 354/1975 e la legge 663/1986;
−    visto il DPR 230/2000;
−    la legge 11 agosto 1984, n. 449; la legge 25 marzo 1985, n. 121; la legge 22 novembre 1988, n. 516; la legge 22 novembre 1988, n. 517; la legge 8 marzo 1989, n. 101.

L’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini (AOSCF) di Roma nella persona del Direttore Generale e Legale Rappresentante
Dr. Aldo Morrone
e
i Rappresentanti delle Religioni  diverse dalla Religione cattolica

Antonio Adamo, Chiese Evangeliche di Roma
Franco Di Maria, Unione Induista Italiana
Riccardo Di Segni, Comunità Ebraica di Roma
Maria Angela Falà, Unione Buddista Italiana
Augustin Gheorghiu, Chiesa Ortodossa di Romania
Riccardo Plati, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai
Abdellah Redouane, Centro Culturale Islamico-Grande Moschea

CONCORDANO QUANTO SEGUE:

ART. 1
L’AOSCF riconosce la presenza di persone ricoverate  aderenti a diverse religioni, fedi e confessioni, oltre la cattolica, le quali hanno diritto di assistenza spirituale dai propri rappresentanti di culto.

ART. 2
Le parti si impegnano a collaborare reciprocamente per garantire sostegno e supporto religioso e spirituale – nei momenti di maggiore difficoltà – su richiesta esclusiva da parte della persona ricoverata o dei suoi familiari, attraverso i rappresentanti dell’AOSCF.

ART. 3
Le parti si rendono disponibili  a prestare attività di consulenza e mediazione per problematiche di convivenza concreta dovute a differenze di usi e tradizioni religiose.

ART. 4
I rappresentanti delle varie religioni si impegnano a riconoscere e a rispettare le regole e gli obblighi derivanti dai protocolli aziendali, in special modo in ambito igienico-sanitario.

ART. 5
Le parti si impegnano a riconoscere e rispettare le differenti religioni, fedi e confessioni e la Cappellania della Chiesa Cattolica presente nell’AOSCF, nel reciproco rispetto in una dimensione paritaria.

ART. 6
Nessun onere economico, o riconoscimento di altro titolo, è concesso o richiesto dalle parti, o da loro incaricati, per l’attività prestata, salvo preesistenti accordi istituzionali.

ART. 7
Ogni ingerenza religiosa ed ogni attività che esuli dallo spirito di questo protocollo, non autorizzata dalla Direzione dell’AOSCF, è esplicitamente vietata.

ART. 8
Le parti si impegnano a divulgare il contenuto del presente protocollo, in coerenza con le finalità che lo ispirano.

ART. 9
Il presente protocollo è integrabile con atti successivi per quelle religioni, fedi e confessioni che ne richiederanno la sottoscrizione.
Gli accordi entreranno in vigore all’atto della firma consensuale.
E’ fatto salvo a ciascuna delle parti l’esercizio del diritto di recesso e la proposta delle opportune modifiche atte a migliorare il servizio.
Il presente protocollo ha la durata  di anni due ed è automaticamente rinnovabile.


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AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI
Delegato  per l’Ospedale Culturalmente Competente
dr.ssa Maura Cossutta

INFORMAZIONI SUL SERVIZIO DI ASSISTENZA RELIGIOSA

I pazienti ricoverati nelle Unità Operative dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini hanno la possibilità di richiedere assistenza religiosa secondo il proprio culto.

Le Chiese e religioni che hanno sottoscritto con l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini il Protocollo d’intesa sull’assistenza religiosa sono le seguenti:

Centro Culturale Islamico-Grande Moschea
Chiese Evangeliche di Roma
Chiesa Ortodossa di Romania
Comunità Ebraica di Roma
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai
Unione Buddista Italiana
Unione Induista Italiana

Il paziente o i suoi familiari che desiderano richiedere l’assistenza religiosa di queste religioni devono rivolgersi al/alla Coordinatore/coordinatrice infermieristico/a del reparto.

 


 

AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI
Delegato  per l’Ospedale Culturalmente Competente
dr.ssa Maura Cossutta

PROCEDURA PER LA CHIAMATA DEI REFERENTI DELLE RELIGIONI DIVERSE DALLA CATTOLICA.

1.    All’entrata nella U.O. il paziente e i suoi familiari ricevono il foglio informativo relativo all’esistenza del servizio di assistenza religiosa, fornito dal Delegato per l’Ospedale Culturalmente Competente, tradotto nelle seguenti lingue: inglese, francese, spagnolo, romeno, albanese, russo, ucraino, bulgaro, serbo-bosniaco, arabo, cinese, bengalese.
2.    Se il paziente è straniero, ove necessario, il coordinatore / la coordinatrice infermieristico/a (o suo delegato) attiva la chiamata del servizio di mediazione linguistico culturale.
3.    Su richiesta del paziente o dei suoi familiari, il coordinatore / la coordinatrice infermieristico/a (o suo delegato) attiva la chiamata dei ministri di culto della religione richiesta, utilizzando l’apposito elenco dei nominativi dei referenti delle diverse religioni, con i rispettivi recapiti telefonici, fornito dal Delegato per l’Ospedale Culturalmente Competente.
4.    Il coordinatore / la coordinatrice infermieristico/a (o suo delegato) informa i referenti delle diverse religioni contattati in merito alla  nazionalità e lingua parlata dal paziente richiedente l’assistenza religiosa.
5.    Spetta esclusivamente ai referenti delle diverse religioni contattati la responsabilità di reperire e inviare in tempi utili la persona idonea a svolgere l’assistenza religiosa.
6.    La chiamata è riportata in cartella.

 


Museo Arte Orientale

Feste e simboli religiosi nelle arti

 


 

 

L’iniziativa, realizzata dal Museo Nazionale d’Arte Orientale “ G. Tucci “ e dal Tavolo Interreligioso di Roma, ha lo scopo di arricchire le visite guidate alle importanti collezioni del Museo con la conoscenza degli elementi fondamentali delle tradizioni religiose induista, buddhista e islamica.
I primi due incontri sono dedicati alla riflessione sul fatto religioso nella costruzione identitaria dei popoli e al ruolo del dialogo interculturale e interreligioso nelle società multiculturali.

Negli incontri successivi i relatori propongono informazioni e  riflessioni sia sulla tradizione religiosa cui appartengono, che sull’intreccio tra essa e la nascita, l’evoluzione e la diversificazione delle arti.

Il Tavolo Interreligioso di Roma ha la sua sede operativa presso il Centro documentazione biblioteca Interculturale del CIES, in Via delle Carine 4, Roma.

 

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Dal maggio 2002 è iniziata una collaborazione tra il Tavolo e il Centro per la realizzazionedel Centro Informazione e Documentazione Multireligiosa.

Il centro ha creato uno specifico scaffale multireligioso dove trovare materiali didattici, libri, video, documenti, cd rom, dvd, e promuove iniziative relative al dialogo interreligioso in dimensione interculturale.

 

centro informazione e educazione allo sviluppo

Label: Modelli e prospettive future per un servizio socio-sanitario interculturale


 

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Il progetto consiste in un’indagine concernente il rapporto tra le strutture sanitarie nazionali e l’attenzione al pluralismo religioso sempre più diffuso.
Il percorso prevede una Mappatura del territorio nazionale per evidenziare le aziende ospedaliere che hanno attivato delle pratiche specifiche per l’assistenza a pazienti di differenti espressioni religiose. La ricerca intende lasciar emergere gli ostacoli, le difficoltà o le resistenze che impediscono la reale attivazione delle pratiche per il rispetto della libertà religiosa nelle strutture ospedaliere.

Le città di Roma e Torino sono state scelte come destinatari dello studio sulla base di pregresse e attuali iniziative attraverso cui alcune aziende ospedaliere  hanno dimostrato una sensibilità ed un’apertura nei confronti delle tematiche religiose che il nostro label intende analizzare (come ad esempio l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, Azienda Sanitaria Ospedaliera Le Molinette di Torino o l’Ospedale Evangelico Valdese di Torino).

Per la Registrazione dei bisogni si è scelto di rivolgersi al Tavolo Interreligioso di Roma e al Comitato Interfedi di Torino (indicati nel progetto quali partner) a cui verrà richiesto di dare testimonianza delle proprie esperienze negli ospedali, (difficoltà nell’accesso agli ospedali, rispetto delle esigenze alimentari, tempi delle preghiere, luoghi di culto, fine vita) delineando forse già una prima spaccatura di possibilità tra chi ha le intese e chi no.

Per registrare invece quali siano le richieste, le esigenze da parte di chi è al centro del progetto, ovvero la persona malata, si chiederà l’intervento del personale ospedaliero (direttori sanitari, mediatori culturali, rappresentanti dei malati).
Saranno quindi elaborate le Interviste che saranno sottoposte a: coordinatori infermieristici, capi Dipartimenti, mediatori culturali, cappellani, direttori sanitari, rappresentanti malati, addetti alle mense, addetti camera mortuaria. Le tematiche affrontate saranno:
–    Gestione delle cure (donazioni, trapianti, interventi e terapie non permesse)
–    Differenze di genere
–    Gravidanza e parto
–    Norme alimentari da rispettare nei menu
–    Assistenza spirituale e religiosa durante la degenza
–    Esigenze relative ai momenti di preghiera/raccoglimento
–    Festività
–    Riti funebri e gestione della salma

Infine con il supporto scientifico della Dott.ssa Maria Chiara Giorda (Storica delle Religioni) l’analisi dello studio effettuato potrà suggerire degli Interventi al Ministero della Salute, al Gruppo di Lavoro Nazionale e alle strutture ospedaliere stesse.
I risultati della ricerca saranno presentati in un Convegno e pubblicati in un Report.
La Disseminazione della proposta è a cura della Fondazione Benvenuti in Italia.

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