Premio per la World Interfaith Harmony Week 2019

Premio per la World Interfaith Harmony Week 2019

Il Manifesto Interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita firmato a Roma lo scorso 5 febbraio ha ottenuto un importante riconoscimento tra gli eventi inseriti nella World Interfaith Harmony Week 2019
 
Ha ottenuto infatti il Secondo premio – Medaglia d’argento del H.M. King Abdullah II World Interfaith Harmony Week Prize  conferito dalla giuria composta da :
 
HRH Princess Areej Ghazi
HB Patriarch Theophilus III – Patriarch of the Holy City, Palestine and Jordan
HE Sheikh Dr Ali Gomaa – former Grand Mufti of the Arab Republic of Egypt
HE Bishop Munib Yunan – Bishop of the Evangelical Lutheran Church in Jordan and the Holy Land, and President of the World Federation of Evangelical Lutheran Churches
Sheikh Usama al-Sayyid Al-Azhari – Professor at Al-Azhar University
Father Nabil Haddad – Founder and Executive Director of the Jordanian Interfaith Coexistence Research Centre
Dr Minwer Al-Mheid – Director of the Royal Aal Al-Bayt Institute for Islamic Though
 
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla nascita di questo progetto – Comitato promotore formato da Asl Roma 1 , Tavolo Interreligioso di Roma, GMC Gemelli Medical Center – e le Confessioni Religiose che lo hanno sottoscritto assieme alla società civile.
Il Manifesto percorre così un altro tratto del suo cammino per continuare a diffondersi con l’impegno di tutti, religioni ed istituzioni.
Uno stimolo per il “Dialogo nella vita”, per l’accoglienza, e per l’armonia tra le fedi.

 

Il Manifesto è  stato redatto insieme da rappresentanti delle religioni, rappresentanti delle strutture sanitarie e del mondo del volontariato  in uno spirito di dialogo e attenzione reciproca . Lo scopo è di favorire il sostegno per tutti i credenti e le loro famiglie nei difficili momenti della malattia e della fine vita, garantire la presenza di una guida spirituale o religiosa  vicino ai morenti  e la possibilità di seguire le pratiche della propria fede  legate alla morte e al dopo morte.

In Italia non c’è una legge che garantisca questo per tutti  e quindi il Manifesto è stato presentato al Ministro della Salute che ufficialmente durante la cerimonia di firma ha preso  l’impegno di promuovere nel governo l’interesse per questo tema.

Subito dopo la firma si è riunito nel pomeriggio un comitato di lavoro che sta portando avanti la diffusione del manifesto con iniziative di informazione presso le comunità religiose e gli ospedali con la creazione di un label che indichi che in quell’ospedale si  seguono i diritti del manifesto e con corsi di formazione per medici e operatori sanitari che devono rendere  attivi i diritti  sul campo.

La firma è stata un primo passo che ha avuto eco nella stampa e nelle TV, e che porterà beneficio a tutte le religioni in uno spirito di fratellanza,  armonia e reciproco sostegno di fronte alla morte che ci rende tutti uguali

 

 
https://worldinterfaithharmonyweek.com/2019-winners/.