Federsanità ANCI aderisce al Manifesto

Federsanità ANCI aderisce al Manifesto

FEDERSANITA ANCI ADERISCE AL “MANIFESTO INTERRELIGIOSO

DEI DIRITTI NEI PERCORSI DI FINE VITA”

 

Sottoscritta  lunedì 22 luglio, dalla Presidente Tiziana Frittelli in occasione dell’Assemblea di Federsanità Anci la carta dei 9 diritti per garantire, oltre alle cure mediche, il rispetto della dignità e il supporto religioso e spirituale per chi si trova nella fase finale della vita nelle strutture sanitarie. Un altro passo per il Manifesto nel coinvolgere la società civile.

 

Anche  Federsanità Anci, la Confederazione che riunisce le Aziende sanitarie e Ospedaliere con le Conferenze dei Sindaci aderenti all’ANCI, ha sottoscritto il “Manifesto Interreligioso dei Diritti nei Percorsi di Fine Vita”. La firma è avvenuta lunedì 22 luglio, nel corso dell’Assemblea annuale di Federsanità Anci che si è svolta a Roma.

 

“Si tratta di una scelta che traccia un percorso di dignità – ha dichiarato Tiziana Frittelli Presidente di Federsanità Anci – garantendo, oltre alle cure mediche, il rispetto della persona e il supporto spirituale nella fase finale della vita all’interno delle strutture sanitarie”. Alla Cerimonia sono intervenuti Angelo Tanese, direttore generale Asl Roma 1, Maria Angela Falà, presidente Tavolo Interreligioso di Roma e Paolo Favari, Direttore generale Hospice GMC CATTOLICA di Roma/ Direttore generale Villa Speranza, in rappresentanza dei tre enti promotori del Manifesto.

 

“Il progressivo invecchiamento della popolazione e il miglioramento delle cure nella fase acuta di malattia hanno determinato e determineranno nei prossimi anni profondi mutamenti dei bisogni di salute – ha sottolineato la Presidente Tiziana Frittelli – con aumento della prevalenza delle patologie croniche e incremento dell’incidenza di condizioni di cronicità molto avanzate che richiedono una risposta da parte delle strutture sanitarie che vada di pari passo con una umanizzazione dei servizi, che tenga conto anche delle diversità culturali e religiose”.

 

Il Manifesto Interreligioso dei Diritti nei Percorsi di Fine Vita è stato presentato pubblicamente e sottoscritto il 5 febbraio 2019 nel Salone del Commendatore del Complesso Monumentale del Santo Spirito, all’interno della Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa promossa dall’Assemblea Generale dell’ONU, alla presenza del Ministro della Salute Giulia Grillo e dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. Nel mese di aprile al Manifesto è stato attribuito un prestigioso Riconoscimento internazionale: il Second Prize della “World Interfaith Harmony Week”, evento annuale istituito con risoluzione delle Nazioni Unite nel 20IO su proposta del Re Abdullah di Giordania, per promuovere il dialogo interreligioso e la reciproca comprensione tra le diverse tradizioni di fede o di pensiero, fondamentali per una cultura della pace. Primi firmatari del Manifesto, accanto al Comitato Promotore composto da ASL Roma 1, GMC Università Cattolica – Hospice Villa Speranza  e Tavolo Interreligioso di Roma, sono stati: Centro Islamico Culturale d’Italia, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Unione Buddhista Italiana, Unione Comunità Ebraiche Italiane, Unione Induista Italiana, Unione Italiana Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno, Vicariato di Roma, AVO (Associazione Volontari Ospedalieri), CSV Lazio (Centro Servizio per il Volontariato), Cittadinanzattiva — Tribunale per i Diritti del Malato. Inoltre è stato sottoscritto da FIaso e FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche).

 

 “Il Manifesto – commenta Angelo Tanese, Dg della ASL Roma 1 – è uno strumento utile per condividere il nostro impegno a realizzare strutture sanitarie più attente al rispetto delle persone, anche nella loro diversità culturale e religiosa, e tanto più nella fase del fine vita. L’adesione di Federsanità Anci è un’altra tappa importante in un percorso di sensibilizzazione e condivisione di questi valori”

 

 “L’adesione dei Comuni Italiani è la nuova conferma del fattore inclusivo rappresentato dal Manifesto, che è anche strumento di affermazione di valori universali – concludono la Presidentessa del Tavolo interreligioso Falà e il Dg di GMC Università Cattolica Favari -. Fin dall’inizio con gli altri Promotori ci siamo posti l’obiettivo di dare concretezza ai nove diritti enunciati nel Manifesto Interreligioso per poterli diffondere e applicare all’interno delle strutture sanitarie e ospedaliere italiane. Stiamo già lavorando in collaborazione con i rappresentanti delle confessioni religiose firmatarie per completare l’elaborazione di linee guida da mettere presto a disposizione di tutti gli operatori sanitari”.